Direct Energie, Calmejane: “Il mio primo anno da leader, le cose non sono andate allo stesso modo”
Stagione non proprio all’altezza delle aspettative per Lilian Calmejane. Vincitore di tappa alla Vuelta a España al suo primo anno da professionista nel 2016, capace di ripetersi al suo debutto al Tour de France l’anno successivo, condendo il suo 2017 con altri sei successi, nel 2018 il corridore della Direct Energie ha fatto fatica, non riuscendo nel salto di qualità atteso. Caricatosi sulle spalle la leadership della squadra il corridore di Albi ha cominciato nuovamente bene, con numerosi piazzamenti e i successi a Drome Classic, ma subito è arrivata la prima delusione alla Parigi – Nizza, lontano dal livello che sperava di raggiungere.
“La Parigi – Nizza è stata un fallimento e una delusione – ammette a Velo101 – Mi sentivo in grado di giocarmela con i migliori per ottenere un buon risultato in classifica generale, ma non le cose non sono andate in questo modo. Con il senno di poi posso dire che mi sono caricato da solo di troppa pressione”.
Un nuovo successo alla Paris – Camembert non può certo bastare ad un corridore che ha già spesso gustato il sapore del trionfo, ma d’altro canto ha confermato anche un bel carattere anche quando le cose non girano come sperato, provando spesso ad attaccare nella sua prima Grande Boucle da capitano, conclusa in 30ª posizione, con tre piazzamenti nei dieci dopo numerosi tentativi dalla distanza. “Dopo un 2017 straordinario, quest’anno le cose non sono andate allo stesso modo – aggiunge – Ma i miei due successi e il mio Tour de France restano momenti salienti della mia stagione”.
In particolare, le nuove responsabilità che si è caricato sulle spalle, inevitabilmente portavano con sé anche più attese e maggiore controllo da parte dei rivali. “Il bilancio della mia terza stagione tra i professionisti è abbastanza soddisfacente, in termini di risultati come di soddisfazione personale. È stato il mio primo anno da leader, il che significa più attese nei miei confronti, più responsabilità e più pressione da gestire. In quest’ottica ho saputo trarre molti insegnamenti per arrivare al 2019 con più serenità”.
Senza parlare ancora di obiettivi per un anno in cui sono ancora molti i punti interrogativi per una squadra che si presenta con rinnovate ambizioni grazie anche all’arrivo di Niki Terpstra e le intenzioni di ritrovare la licenza WorldTour, il classe 1992 ribadisce la centralità del Tour nel suo programma stagionale. Confermata tuttavia anche la sua grande voglia di Giro d’Italia, se non per l’imminente stagione, nel futuro prossimo: “Sogno di conquistare di nuovo tappe nei GT, ovviamente al Tour, ma anche e soprattutto al Giro – conclude – Un obiettivo che mi sono prefissato per la mia carriera è di vincere in tutti e tre i grandi giri”.
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